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Finalmente abbiamo provato “La Locanda Dei Camini”

La locanda dei Camini,via Vittorio Emanuele, 36, Botrugno (LE)

 

Da tempo nella nostra lista dei ristoranti da provare.

 

Sapevamo che non ce ne saremmo pentiti. I consigli di persone fidate e le foto parlavano chiaro: la Locanda dei Camini era un posto su cui andare sul sicuro, e noi di certo non potevamo perdercelo.

Giungiamo qui in una calda serata di fine estate. Appena entrati ci accorgiamo che questa nobile abitazione dell’800 è anche una galleria d’arte, con coloratissime tele in cui frutta e natura sono le protagoniste. Notiamo anche i camini, da cui prende il nome il ristorante. Le salette interne sono molto accoglienti, ma fa caldo e Giuseppe, il gentilissimo proprietario, ci fa accomodare nell’elegante giardino.

Siamo venuti qui per il pesce, non desideriamo altro.

La nostra attenzione ricade da subito sulla prima voce del menù:

Antipasto della Locanda” , un misterioso mix di antipasti a base di pesce crudo e cotto.

Ci consigliano di prenderne uno a testa, e di aspettare di finirlo prima di ordinare altro.

Mai consiglio fu più azzeccato: più che un antipasto questa portata si rivela un vero e proprio percorso culinario, che mette definitivamente a tacere la fame.

 

Un piatto dopo l’altro.

 

La scelta è quella di non far arrivare l’antipasto tutto insieme, bensì di preparare ogni piatto al momento e farli arrivare uno alla volta, come una vero e proprio menù degustazione.

Ma veniamo al sodo.

Arriva subito al tavolo la loro focaccia artigianale, ricorda vagamente il “pizzo” ma è molto soffice e non riesci a smettere di mangiarla.

Il primo piatto è stato il più memorabile: una parmigiana di mare. Sentendo questo nome qualcuno potrebbe storcere il naso, ma si ricrederà subito, poiché dal primo boccone in poi niente è più come prima. La melanzana viene scottata appena nell’olio, e farcita con lo sgombro. Il risultato è da premiare.

Tempura di triglia su crema di fave (anche questo tra i nostri preferiti)

Fagottino con crema di ortiche e gamberetti (l’altro cavallo di battaglia del ristorante)

Pomodori ripieni di Lampuga

Caramelle con tonno, fagiolini e semi di girasole.

Tortino di patate, mais e curcuma ripieno di sarago su caponata di melanzane

I primi tre piatti, lo ripetiamo, ci hanno veramente entusiasmati. E’ stato bello scoprire queste ricette nate dall’incontro tra pesce e piatti di terra della tradizione salentina.

 

E’ l’ora dei crudi.

 

Come descrivere un dipinto. Da sinistra a destra potete ammirare gamberi viola, bianchi e rossi, scampi, calamaro, sarago e polpo.

Sappiamo che la cantina dei vini ha circa 130 etichette locali, e nell’indecisione di lasciamo consigliare un bianco di cui sinceramente non ricordiamo il nome. Siamo troppo coinvolti dall’esperienza di gusto.

Diamo uno sguardo ai primi e ai secondi ma sarebbe impensabile prenderli, l’antipasto era troppo generoso.

Torneremo appositamente per provarli (bella scusa eh?)

Nonostante la sazietà, sul menù c’è però qualcosa che proprio non possiamo fare a meno di provare.

Le patatine fresche fritte. Per Fabio sarebbe impensabile  andar via senza averle provate.

Fabio non ha dubbi: sono le patatine più buone che abbia mai mangiato dopo quelle della nonna.

La Locanda dei Camini è promossa a pieni voti. Siamo convinti che abbia ancora tante emozioni da regalarci e pertanto urliamo un forte e chiaro CI TORNEREMO!

 

Pubblicato il Italia, Salento