Giuggianello è una gemma poco battuta, non solo dai turisti, ma anche da tanti salentini. Eppure, in questo bel paesello c’è davvero tanto da scoprire! Se avete qualche ora libera e volete avventurarvi fuori dalle solite rotte turistiche vi consigliamo di visitarlo facendo un percorso tra natura, storia e buon cibo!
In questo articolo vi parliamo di questo bellissimo borgo e di alcuni suoi indirizzi imperdibili!
L’origine del nome
La leggenda vuole che l’origine del nome Giuggianello sia dovuta al grande bosco di giuggioli su cui sorge il paese, alberi i cui frutti in dialetto sono detti scisciule. Ma è più probabibile che il nome derivi da Joannellum (piccolo Giovanni) al quale è dedicata anche una grotta sacra, la Grotta di San Giovanni. Il nome del paese in dialetto è infatti Sciuanéddhru.
Il paese più piccolo del Salento
Giuggianello conta 1000 ettari di territorio e poco più di 1100 abitanti. Ma come si dice…nella botte piccola c’è il vino buono!
Dedito all’Agricolutura e alla Pastorizia
Ma a Giuggianello di buono non c’è solo il vino, ma anche il latte! Sono infatti diversi i caseifici con produzione propria. Tra questi vi segnaliamo il caseificio Puzze Matine, che produce una ricotta e un primosale straordinari.
COSA VEDERE A GIUGGIANELLO
Giuggianello fu abitato sin dal Neolitico, lo testimoniano i numerosi dolmen, menhir e reperti archeologici presenti sul suo territorio. Ecco quelli che più ci affascinano e che vi consigliamo di visitare:
I MASSI DELLA VECCHIA
Raggiungete la Collina delle Ninfe e dei Fanciulli per ammirare i giganteschi Massi della Vecchia, enormi blocchi calcarei preistorici, scolpiti dal vento e dalla pioggia per millenni.La loro imponenza e le loro forme hanno dato vita a miti e leggende. Si dice che su questa collina un tempo vivesse una vecchia strega che bloccava i passanti e li obbligava a rispondere ad un indovinello. Chi rispondeva correttamente riceveva un piccolo tesoro (la cosidetta “acchiatura”), cioè una gallina dalle uova d’oro. Ma l’indovinello era talmente difficile che quasi nessuno riusciva a risolverlo, finendo così per essere trasformati in pietra dalla strega.
Il più imponente dei massi è il Letto della Vecchia, un enorme monolite con delle conche a forma di giaciglio. Con la dovuta cautela potrete salirci su e sdraiarvi, sperando che la vecchia non se ne accorga 🙂
Del Furticeddhu della vecchia (un elemento del fuso per la tessitura) ne parla addirittura Aristotele, raccontando che Ercole, durante la guerra contro i giganti, sollevò questo enorme masso e lo scagliò contro di essi. Una volta colpiti i giganti, il masso rimase in un equilibrio perfetto.
Il piede di Ercole risale alla stessa lotta contro i giganti, quando Ercole atterrò su quella pietra con così tanta forza da lasciare impressa su di essa la sua orma. Che numero di scarpa portava?!
IL DOLMEN STABILE
Cercatelo su Maps e inoltratevi nella campagna più sperduta, tra Giugginaello e Giurdignano. Quando lo avrete trovato vi sentirete Indiana Jones! Tutt’oggi gli originari utilizzi dei dolmen sono sconosciuti: si pensa fossero utilizzati come camere di sepoltura o come altari rituali. Questo senso di mistero e sacralità creano un non so che di mistico.
Tutela vs Abbandono
Probabilmente, se questi antichissimi blocchi si trovassero in qualsiasi altro paese europeo attento alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio, questi reperti sarebbe divenuti parte di un museo a cielo aperto, con tutti i relativi servizi annessi. Ad ogni modo, a ritrovarsi da soli, nel silenzio della campagna, di fronte a queste opere d’arte della natura ci si sente davvero fortunati!
Una passeggiata tra le viuzze del CENTRO STORICO
Qui le stradine trasudano l’essenza della salentinità. Antiche corti dai portali ricamati e anziani seduti a prendere un po’ di “frescura” vicino casa, sono tutte cose che ci fanno sussurrare “quanto Salento!”. Vi consigliamo di “perdervi” tra le stradine di questo paesino, in modo da gustarvele al meglio.
Su via Roma ad esempio, tra le varie corti e androni, ce n’è una piccolissima in cui il tempo pare essersi fermato. Ci colpisce anche un’altra abitazione particolare, si trova in Via Pasquale Gennaccari ed ha una serie di mezze volte esterne in fila, che creano quindi una visione prospettica ipnotica. Se poi da via Gennaccari imboccate via Lama vi ritroverete di fronte alla casa più antica di Giuggianello (all’inizio di Via Garibaldi)!
MUSEI
All’interno di Palazzo Lubelli ce ne sono ben tre: il Museo della Civiltà contadina, il Museo ipogeo dell’Olio e il Museo d’Arte Bizantina. Potreste vederli tutti in un’unica visita!
Link al Sistema Museale di Giuggianello.
IL GIARDINO BOTANICO LA CUTURA
Venite qui per passare qualche ora a contatto con la natura e dimenticatevi del caos dei centri abitati.
Orto botanico vs Giardino Botanico
Il fondatore, Salvatore Cezzi, ci teneva a ricordare la differenza tra Orto Botanico, gestito da studiosi a scopo divulgativo (la scienza che genera conoscenza) e Giardino botanico, gestito invece da un privato che vuole esprimere se stesso e l’amore per le piante (l’arte che dona emozioni).
La serra
L’enorme serra vanta una collezione di piante grasse tra le più grandi d’Europa. Ne conta circa 2500 (alcune raggiungono anche 16 metri d’altezza!) giunte dagli angoli più remoti del pianeta. Alcune di esse, per adattarsi al clima salentino, hanno avuto delle metamorfosi che le ha rese “mostruose” e al contempo rarissime.
La serra che le ospita era già avvenieristica quando fu costruita, negli anni 80, e lo è ancora oggi: sfrutta delle tecniche di accumulo e drenaggio dell’acqua piovana e dell’umidità che risalgono addirittura all’epoca dei Romani.
Le altre zone del Giardino
Proseguendo la passeggiata nel giardino è possibile ammirare il laghetto naturale con le sue piante acquatiche, ninfee e papiri, che vi faranno sentire come in un quadro di Monet! Accanto alla masseria c’è anche un grande e fitto bosco di Lecci. Nascosto all’interno del giardino botanico c’è il Giardino all’Italiana, che con le sue armoniose aiuole, disposte in forma geometrica, richiama il leggendario labirinto di Cnosso.
Una monumentale scala scavata nella roccia porta ad una vecchia cava tufacea. E’ al centro di quello che è il cosiddetto Giardino Segreto, che custodisce le piante esotiche più insolite e rare. Per la gioia dei più piccini, all’interno del giardino segreto c’è anche una fattoria. Un percorso faunistico ricco di curiosi animali animali come daini, asinelli, pony, alpaca.
I cancelli del Giardino Botanico sono aperti ogni mattina a visitatori provenienti da tutto il mondo. Il costo del biglietto d’entrata è di 8 €
PER UNA SOSTA BEAUTY
PAIANO PARRUCCHIERI
Se siete alla ricerca di un nuovo parrucchiere, o semplicemente vi state chiedendo a chi affidare la vostra chioma per un restyling, affidatevi a Paiano Parruchieri. Troverete Emanuele e il suo team, sempre pronti a prendersi cura di voi.
Dal taglio, alla tinta, alla barberia, o una messa in piega disinvoltamente cool, qui potrete affidarvi a mani esperte e professionali, che sapranno rendere piacevole ogni fase del trattamento (il loro massaggio al cuoio capelluto è sensazionale!). Emanuele saprà consigliarvi i trattamenti più indicati e gli accorgimenti da seguire per mantenere i vostri capelli sani e belli. E ovviamente potrete anche acquistare i loro ottimi prodotti a marchio Daviness, con le loro divine profumazioni.
Dove: via Unità d’Italia, 12 Giuggianello
Orari: martedì-giovedì-venerdì 9/18; mercoledì 9/12.30 16/20.30; sabato 8.30/17.30
Info prenotazioni: 392-3141771
LA CRIPTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Sul Monte di San Giovanni è situata una cripta ipogea bizantina. Un’antica leggenda narra che ci abitava un vecchio “massaro” la cui figlia, nonostante fosse sempre ammalata, aiutava la famiglia portando a pascolo le pecore nei pressi della chiesa rupestre. Proprio lì, un giorno, le apparve San Giovanni e la guarì. Il padre, in segno di gratitudine, riportò la cripta al suo antico splendore.
Ogni 24 di Giugno, festa del Santo, vi si celebrava la messa e il massaro, alla fine della funzione religiosa, offriva ai fedeli vino e formaggio in segno di devozione. Tradizione tramandata e portata avanti ancora oggi con una bellissima sagra.
GIUGGIANELLO: DOVE BERE E MANGIARE
IL GIARDINO DEL FÒLLARO
Sulla stessa collina, sorge Il Giardino del Fòllaro, il cui nome è un omaggio al follis, la moneta bizantina che fu ritrovata nella cripta di San Giovanni, durate un restauro nel 1990. Se volete godervi un aperitivo al tramonto in una location incantata, sorseggiando ottimi cocktail e ammirando Giuggianello dall’alto, o cercate un luogo accogliente e divertente dove passare le serate, o se state sfuggendo dall’arsura e volete solo trovare un piacevole refrigerio, questo è il posto giusto!
Per i profumi che emana e per l’atmosfera familiare, il ristorante è la prima cosa che si fa notare. Antonio va alla ricerca degli ingredienti migliori e Antonella ci mette le mani per tirare fuori piccoli capolavori. Il figlio Riccardo si occupa dei drink al bar e il fratello Mattia cura il locale in ogni minimo dettaglio, accoglie e coccola i suoi ospiti. Se vi piace mangiare e bere bene, il Fòllaro non potrà che conquistarvi. Il menù è un giusto equilibrio tra proposte di mare e di terra fatte a regola d’arte e diverse etichette di vino tra cui scegliere, compresi alcuni “macerati” (i nostri preferiti!). Una menzione speciale va alle patatine fritte: il Fòllaro è uno dei rarissimi ristoranti che taglie le patate fresche e le frigge. Semplicità rara.