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LA BOCCA BISTROT, una nuova entusiasmante apertura a Lecce

LU SULE LU MARE E LA NOIA

Non ci crederete, ma passare le giornate a cercare e provare ristoranti da consigliare ha anche degli aspetti negativi. Uno di questi è che ci si annoia molto facilmente, soprattutto quando le proposte incontrate sembrano un eterno déja vu.

IL BISTROT CHE NON TI ASPETTI

Ai piatti “della tradizione” siamo affezionati, ma amiamo anche farci sorprendere. Ed è esattamente ciò che accade pochi giorni fa, quando ci sediamo al tavolo de La Bocca Bistrot.

IL MENU

Essenziale, con il giusto numero di portate suddivise tra antipasti-primi-secondi e dolci. Sfogliandolo intuiamo che si tratta di una cucina d’autore. Ma chi sarà, questo autore?

LO CHEF E LA CUCINA

I piatti sono firmati dall’artista chef Gabriele Piga, una garanzia in quanto a talento. Dal suo profilo Instagram si evince che uno dei suoi film preferiti è Ratatuille, lo stesso che ha ispirato il nostro blog. Sarà solo un caso? Noi non crediamo 🙂

Gabriele, insieme ai suoi sous-chef di fiducia, propone una cucina mediterranea con un twist, dagli accostamenti originali ma equilibrati, che porta diritti all’esaltazione di ogni sapore. Tutte le sue ricette sono accomunate da una costante: la qualità delle materie prime.

Tra i primi compare quello che noi definiamo “la prova del nove” per uno chef: lo “Spaghetto al pomodoro”, piatto che si propone di dimostrare quanto la semplicità possa essere sbalorditiva. Lo mettiamo in lista per la prossima volta, perché questa sera abbiamo voglia di qualcosa di più sofisticato.

GLI ANTIPASTI

Ci accolgono con un coppa martini decisamente particolare. Contiene estratto di mela verde, lime e un’ostrica. Si beve come uno shot (first reaction: schock!).

Come antipasto scegliamo il polpo alla brace con gazpacho e stracciatella. La consistenza del polpo è perfetta e la nota di affumicato la fa da padrona e si sposa bene con la dolcezza della stracciatella e la freschezza del gazpacho.

Il loro vitello tonnato è veramente singolare: una tartare di vitello su base di salsa tonnata. L’impiattamento è creativo ed elegante al tempo stesso.

Osservando questi due piatti si nota l’attenzione per i dettagli che La Bocca Bistrot mette in ogni sua creazione.

I PRIMI

Optiamo per gli invitanti ravioli ripieni di amatriciana con fegato d’anatra e aceto balsamico. Il piatto ci sembra un dipinto, per via della composizione di forme e colori che lo rendono esuberante. Ma è al momento dell’assaggio che esultiamo: la scioglievolezza e la rotondità dei sapori danno vita ad un concerto sulle nostre papille gustative.

Prendiamo anche il tagliolino cacio, pepe e tartufo. E’ un piacere assistere dal tavolo alla mantecatura nella forma di pecorino. Un piatto riuscito ma in cui, nonostante il formaggio sia un delicato pecorino sardo, il sapore del tartufo rimane nascosto, probabilmente perché si tratta di un tartufo estivo.

I SECONDI

Presi benissimo, scegliamo uno dei secondi che ci ispira di più: la pancia di maialino, verdure baby, composta di mele e gelato ai peperoni. Si tratta di una taglio di carne cotto a bassa temperatura per ben 30 ore. Il gioco di temperature e le diverse consistenze ci rendono “veramente euforici”.

I VINI

Troviamo in carta vini convenzionali, alcuni conosciuti e molto richiesti dallo zoccolo duro della clientela locale, altri più “di nicchia”. Tra questi ultimi scegliamo un ottimo Ripasso della Valpolicella della Cantina Monteforte. Considerando che la carta dei vini è in via di definizione, cogliamo l’occasione per fare qualche nome di vini naturali ai titolari, suggerimento che loro apprezzano e prendono in considerazione.

I DOLCI

Per il dessert ci fidiamo del loro consiglio e proviamo il fantastico minestrone di frutta e verdura e sorbetto alla mela verde. L’idea del minestrone ci stuzzica parecchio e poi “ehi, siamo qui per osare!” Nonostante i dolci a base di frutta non siano la nostra passione, e la verdura accanto alla parola dolce ci spiazzi, con questo dessert abbiamo sognato. Un capolavoro in termini di colori e sapori. Se l’intento era quello di portare l’estate nella bocca dei clienti, beh, ci sono riusciti alla grande!

IL LOCALE, L’AMBIENTE E IL SERVIZIO

Il bistrot è incastonato nel barocco leccese, precisamente ai piedi dell’incantevole Porta San Biagio. Le piante adorne di lucine illuminano lo spazio esterno che insieme ai tavolini apparecchiati con cura e semplicità danno vita ad un’atmosfera discreta ed elegante.

Il servizio è presente ma non invadente. Il personale di sala è attento e cordiale e fa sentire a casa, aspetto che apprezziamo particolarmente.

IL PREZZO

Il conto è decisamente onesto: si spendono circa 40 euro a testa per una cena completa e del buon vino. Per far sentire ancora più a casa i clienti, il coperto non si paga. Ottima scelta!

QUATTRO CHIACCHIERE CON I TITOLARI

A fine cena ci complimentiamo con i titolari. Sono entrambi milanesi e la cosa non ci sorprende. Infatti, nella proposta de La Bocca Bistrot si respira un po’ di quel fermento culinario di cui Milano è portatrice sana.

Dalle loro parole e dai loro occhi traspare tutta la passione che ci mettono. Credono in questo progetto e, sinceramente, ci crediamo anche noi. Vogliono che nel loro ristorante si respiri un’atmosfera di convivialità, fatta di curiosità da parte del cliente e di accoglienza da parte loro.

Secondo noi sono sulla strada giusta. Un’apertura degna di essere definita NUOVA. Finalmente!

Possiamo dire con certezza, che questo è un ci torneremo rinforzato: è da tanto che non usciamo così entusiasti da un ristorante.


Adesso tocca a voi. Provatelo e fateci sapere come è andata nei commenti, oppure taggandoci sulla nostra pagina Instagram!

Pubblicato il Italia, Salento